Progetto ARMENIA
PROGETTO ARMENIA – OSPEDALE REDEMPTORIS MATER
Per dare un aiuto concreto alla popolazione armena, duramente colpita dal devastante terremoto del 1988, la Caritas Italiana ha costruito un ospedale nel villaggio di Ashotsk (paese sulle montagne che dista 170 Km da Erevan e 11 Km dal confine con la Georgia), insieme a 19 ambulatori in altrettanti villaggi dell’altopiano, 4 scuole e una fabbrica di prefabbricati in cemento.
Nel 1993 lo Stato armeno ha affidato all’Ordine Camilliano la gestione dell’Ospedale di Ashotsk e dei 4 ambulatori dei villaggi di Ashotsk, Sanar, Toros e Gasancì.
Ha una disponibilità di 110 posti letto e si trova al centro di un distretto sanitario che copre 25 villaggi. La popolazione assistita è di circa 17.000 persone, ma all’ospedale giungono anche pazienti dalla vicina Georgia e da ogni parte dell’Armenia poiché è l’unico ospedale funzionante con regolarità che eroga un’assistenza qualificata e gratuita nei reparti di Medicina Generale, Ginecologia e Ostetricia, Pediatria, Chirurgia, Stomatologia, Otorinolaringoiatria, Dermatologia e Neurologia.
Ogni anno vengono alla luce 300 bambini e sono effettuati oltre 2000 ricoveri, 1500 interventi chirurgici in sala operatoria e 500 ambulatoriali, 30.000 visite mediche, più di 20.000 analisi cliniche, 1500 radiografie e circa 3000 ecografie.
I religiosi Camilliani prestano la loro opera anche a domicilio, nelle case private, entrando così in contatto con realtà difficilmente immaginabili, con situazioni di miseria assoluta, con persone che vivono in condizioni inumane, con famiglie in cui il carico di questa enorme povertà pesa in particolar modo sulle donne, che spesso si sobbarcano da sole il difficile compito di sostentare la famiglia, sui bambini e sugli anziani.
I Camilliani e i volontari che li affiancano portano cibo, medicinali, indumenti, danaro per il riscaldamento o per l’affitto, e ciò che può essere di importanza vitale per la sopravvivenza della famiglia.
Oltre alla gestione dell’attività sanitaria, in tutti questi anni, per mezzo di campagne di sensibilizzazione rivolte ai benefattori stranieri, sono stati avviati centinaia di adozioni a distanza per i bambini poveri armeni.
L’ospedale deve fronteggiare gravi difficoltà economiche, solo in parte colmate dai fondi CEI e dell’ordine Camilliano, e rischia la chiusura, con un danno facilmente immaginabile per la popolazione.
Per questo è nato il “Progetto Armenia“, promosso da don Riccardo Pane, a cui collabora la parrocchia di san Lorenzo, che si propone di sostenere concretamente l’intervento sociosanitario e che ha 3 obiettivi:
Sostegno economico all’ospedale “Redemptoris Mater” dei Camilliani.
Collaborazione sanitaria attraverso la prestazione volontaria di personale medico e paramedico italiano per qualche settimana utilizzando il proprio tempo di ferie.
Il personale dell’ospedale è locale, ma si avvale, quando possibile, della collaborazione di medici volontari italiani.Il sostegno alle attività educative a favore dei ragazzi e dei bambini. Cerchiamo di sensibilizzare alcuni giovani della nostra diocesi a prestare qualche settimana del proprio tempo estivo per questa attività, magari esportando l’esperienza di Estate Ragazzi.
Potete vedere alcune immagini dell’ospedale Redemptoris Mater e sentire come funziona dalla viva voce di Padre Mario Cuccarollo, il camilliano che guida la struttura del Ospedale Redemptoris Mater.
Altre informazioni sono sul sito dei Camilliani.
Per ogni informazione potete rivolgervi a don Riccardo Pane (donpane@email.it)
Grazie.